Attualità

Un “bavaglio” alla libertà!

I deputati di Fratelli d’Italia reclamano la “libertà di discriminare”

Negli ultimi tempi si è discusso molto sulla legge contro l’omotransfobia, legge che serve a tutelare i diritti della comunità lgbtq e dei disabili.

La proposta di legge è stata avanzata dal deputato del partito democratico Alessandro Zan, a proposito dei delitti contro l’uguaglianza, previsti dagli articoli 604-bis e ter del codice penale, alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, aggiunge quelli legati ai caratteri sessuali e alla disabilità. La nuova legge punisce chiunque istiga a commettere o commette violenza o atti di discriminazione fondati su tali motivi  con la reclusione fino ad un anno  e sei mesi o con una multa fino a 6.000 euro, con la reclusione da sei mesi a quattro anni per chiunque istiga a commettere o commette violenza o atti di discriminazione per tali motivi, e da sei mesi a quattro anni per chiunque partecipa o presta assistenza ad organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per tali motivi.

I deputati di Fratelli d’Italia sono contro questa legge perché definita “bavaglio”, in quanto, a loro parere, non permette di esprimere la propria libertà nel ledere, deridere e denigrare una persona solo per il suo orientamento sessuale o per una condizione certamente non scelta da chi ne è affetta.

Ovviamente sono totalmente in disaccordo con ciò che affermano, perché per colpa di questa libertà che in realtà e vera e propria ignoranza, nascono il bullismo e il cyber bullismo che portano le persone più fragili a divenire depresse o autolesioniste o addirittura le spingono al suicidio. Un esempio è la storia di Andrea Spezzacatena che nel 2012 si è impiccato perché i suoi “compagni” avevano creato una pagina Facebook dove veniva etichettato come “il ragazzo dai pantaloni rosa”. Inoltre in Europa siamo tra gli ultimi paesi che non hanno adottato questo tipo di leggi , quindi perché non possiamo metterci una volta per tutte al pari con gli altri?

Non penso di essere l’unico a pensarla così. Dopo aver “intervistato” alcune persone e dopo aver fatto un’indagine controllando anche i sondaggi di alcune pages di Instagram posso affermare che quasi tutti reputano questa azione una “pagliacciata”. A favore di questa legge c’è anche Barbara Carmelita d’Urso, nota conduttrice televisiva, che durante il suo programma “Live non è la d’Urso” ha chiesto a Giorgia Meloni di non ostacolare questa legge al senato.

Tra le affermazioni più “forti” possiamo leggere frasi quali: “delusione totale… l’amore deve essere salvaguardato in ogni sua forma e mai dovrebbe essere discriminato”, “Non ha senso andare contro questa legge, perché tutti dovremmo essere liberi di poter essere chi siamo e nessuno dovrebbe impedircelo”, “la discriminazione porta molte vittime a depressione e suicidio. La discriminazione è alla base del bullismo, e chiunque si opponga alla tutela delle vittime è complice di tutto questo”.

Oltre a queste risposte ne troviamo altre che concordano totalmente o parzialmente con quanto detto dai deputati di Fratelli d’Italia: “penso che questa legge sia una totale scemenza. Non esiste una legge contro “l’eterofobia”, “condannare chi incita alle discriminazioni fondate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale è un termine molto generico, talmente generico che risulta addirittura incomprensibile e liberticida”.

Nonostante sia difficile tirare le somme perché ovviamente non è un sondaggio a livello nazionale, le “indagini” statistiche da me effettuate dimostrano che in Italia la maggior parte dei cittadini è a favore di questa legge.

Cristian Scalisi

Mi chiamo Cristian. Mi piace leggere, disegnare, guardare serie tv, giocare ai videogames, fare sport e tenermi informato su tutto (o quasi) ciò che accade nel mondo. Sono sicuro, così, di avere sempre qualcosa di cui parlare con i miei amici.

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