Libri

Libro cammina con me

Ci sono tantissimi generi di incontri che si possono fare durante il corso della propria esistenza. Questo è il mio!

Gentili lettori,
grazie per star leggendo il nostro blog, e soprattutto questo articolo, che sarà il primo di tanti di un lungo itinerario, nel quale tratteremo di molti libri, cercando di spaziare il più possibile, e sperando di appassionarvi e avvicinarvi a ciò che è la lettura. Ci sono tantissimi generi di incontri che si possono fare durante il corso della propria esistenza, e oggi, vi racconterò il mio.

Mi piace vedere la vita come una strada, per molti sarà lunga, per altri decisamente più breve, alcuni sul proprio cammino incontreranno fosse, altri vere e proprie voragini, altri ancora montagne all’apparenza insormontabili. Ognuno ha un percorso differente dall’altro, che con incontri e scontri si modifica, prende vie alternative e conformazioni inaspettate. Si pensa che questa sorta di incontro possa scaturire solamente da due persone, che generano uno sconvolgimento, che sia parziale o totale, della propria “strada”, bensì non credo debba essere necessariamente così. Difatti il mio incontro non è con un qualcuno, ma più che altro con un qualcosa.

Come tutti gli incontri migliori, avviene quando meno te lo aspetti, anzi inizialmente si può riscontrare una sorta di antipatia, ma superata quella è subito amore. Magari a questo punto dell’articolo vi sarete già stufati di leggere e avrete cliccato quella ‘’X’’ in alto a destra per chiudere il blog, ma se così non fosse, ecco qual è l’incontro che mi ha cambiato la vita, è stato proprio quello con la lettura. Probabilmente potreste dire che questo non è un incontro, ma non saremmo affatto d’accordo. Difatti considero i libri come una personificazione di chi li scrive, e penso che ogni qualvolta ne leggi uno, la tua anima entra in contatto con quella dell’autore, e non solo, ma anche con tutte quelle dei suoi personaggi, che acquistano una tridimensionalità, e che sembrano divenire reali.  Per questo trovo sempre qualcosa di bello in un libro, poiché nasce dalla necessità di raccontarsi.

Nei miei momenti di sconforto, i libri c’erano, come fossero un rifugio dalla realtà, e nello stesso tempo, quando i protagonisti dei libri gioivano, io gioivo con loro, e quando piangevano, io piangevo con loro, inoltre potevano anche essermi d’ispirazione per vicende che avvenivano nella mia quotidianità. Per questo sostengo che ci siano tanti incontri, infiniti incontri in un singolo libro. Per cui, sebbene prima non concepissi questo concetto e la trovassi una cosa stupida, in realtà quando alle medie sono venuta a contatto con questo lato più intimo della lettura, ecco che in quel momento, la mia “strada” ha preso una svolta a destra.

Cristina Di Maria

“I genitori ti insegnano ad amare, ridere e correre. Ma solo entrando in contatto con i libri, si scopre di avere le ali” (Helen Hayes). Vivo in un piccolo paesino in prossimità del mare in cui non c’è molto da fare. Cerco di impiegare il mio tempo libero ascoltando musica, andando in spiaggia, uscendo con gli amici ma soprattutto leggendo, poiché è un modo diverso per viaggiare, librare le proprie “ali” e volare via da qui.

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